Nessun tabu (I Romanzi Extra Passion) by Jess Michaels

autore:Jess Michaels [Michaels, Jess]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788852036460
editore: Mondadori

11

Nathan si massaggiò le tempie contro l’incessante rumore che, tutt’attorno a lui, gli riempiva la testa di continue chiacchiere facendogli risuonare le orecchie di parole vuote. Come potevano tre donne parlare per ore di cappellini?

Accennò un sorriso e guardò la zia appoggiare la mano al bracciolo della sedia ed esclamare: — Nathan!

— Sì, zia Bethany?

— Sembri distratto, ti stai annoiando? — Lo studiò con sguardo pieno di malizia e lui sgranò gli occhi. A quanto pareva, quella vecchia befana si divertiva a tormentarlo. Accorgersene lo fece quasi ridere.

— Certo che no, zia — rispose, accennando con la testa con fare innocente. — Infatti tutto questo parlare di abiti e cappellini mi ha fatto venire in mente una splendida idea.

— Che idea, Nathan? — domandò Lydia, sua sorella, sorseggiando il suo tè con grazia. A diciannove anni e alla sua seconda Stagione, era ancora molto attenta a tutto quello che diceva e faceva. Più di una volta Nathan l’aveva vista esercitarsi a ballare e a rispondere a quanto le veniva chiesto.

Diversamente dall’altra sorella, Adelaide. Nonostante avesse solo un anno in più di Lydia, poteva vantare assai maggiore esperienza. Infatti aveva già rifiutato una proposta di matrimonio, con il dispiacere della loro madre.

— Sì, dicci cosa c’entri tu con i cappellini — rincarò Adelaide con una risatina.

— L’ultima volta che sono stato qui, zia Bethany aveva un’ospite, se vi ricordate...

Nathan deglutì, sforzandosi di non ricordare in ogni dettaglio la sua reazione nel rivedere Cassandra per la prima volta dopo tanto tempo. Lo avevano attraversato collera, dolore e puro desiderio. E gli scorrevano ancora nelle vene come acido ogni volta che le era vicino.

— Una modista, credo — continuò, misurando attentamente il tono e l’espressione perché nessuna delle donne capisse quanto dannatamente importante fosse quel discorso per lui. — Signorina Willows, penso che si chiamasse...

La zia annuì entusiasta. — Sì! Di gran lunga la migliore modista a Londra.

— E mamma si rifiuta di farci confezionare degli abiti da lei — disse Lydia mettendo il broncio.

Nathan non poteva desiderare un’occasione migliore. — Sì, me lo ricordo. E ricordo anche quanto voi due, invece, sembravate desiderare un abito disegnato da lei. Da quando sono tornato, siete state delle sorelle così buone e gentili...

— Perché ci sei mancato terribilmente, Nathan — lo interruppe Adelaide, stringendogli brevemente la mano.

Lui sorrise affettuosamente. — E a me siete mancate voi. Per mostrarvi la mia gratitudine, pensavo che, forse, potrei farvi fare un vestito io, uno per ciascuna, dalla signorina Willows. E, per non sconvolgere nostra madre, magari voi potreste permettere alla modista di prendere le misure qui, zia.

Mentre le sorelle emettevano gridolini di gioia e cominciavano a parlare fitto tra loro, a celebrare le sue lodi senza neanche prendere fiato, Nathan aspettò. Se la zia non fosse stata d’accordo nell’accogliere Cassandra lì, il suo piano non avrebbe funzionato. La madre certo non avrebbe invitato la sua amante a casa loro. E, comunque, Cassandra non avrebbe voluto andarci e trovarsi faccia a faccia con le due persone che l’avevano denigrata tanto anni prima.

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